Ora dovremo sorbirci per mesi le analisi di chi vorrà spiegarci perché "l'America ha scelto così, perché ha scelto Trump,... perché l'America non ha voluto la Clinton...perché la Clinton non ha capito l'America...di come l'America è cambiata...di come l'America cambierà..e perché sondaggisti, analisti, opinionisti non hanno capito l'America".
Ma chi è questa signora America? Nessuno.
Questa realtà democratica mitologica, soggetto che decide, che cambia idea, che va capita e compresa, NON ESISTE.
L'altro ieri tanti americani hanno votato per Trump, tanti americani hanno votato per la Clinton (ad essere precisi, quelli che hanno votato per la Clinton era più numerosi di quelli che hanno votato per Trump), questo è quanto; ma le elezioni possono spesso giocarsi sul filo di qualche punto percentuale di votanti, e allora ecco un sistema fortemente maggioritario che in qualsiasi caso ci darà un responso certo. Che possa farci dire: "L'America ha deciso".
E' così? sicuramente no. L'America resta divisa, in milioni di pezzi.
Perché l' America è fatta di 325 milioni di individui diversi (e di questi, poco più di un terzo va in genere a votare per essere parte di questa "America che ha deciso").
E ogni individuo ha interessi, valori, scopi diversi.
Tolta l'America, soggetto inesistente, restano gli individui, soli di fronte al potere dello stato.
Ecco la cosa più importante.
Che il vincitore sia democratico o repubblicano, l'importante è che lo stato non tocchi nemmeno uno dei diritti di questi individui, nemmeno una delle sue libertà.
L'importante è che il potere dello stato sia ben limitato, e che non abbia alcuna possibilità di travalicare questi limiti e confini.
E' così nella "Patria delle libertà"? senz'altro no. Nemmeno in America.
Perché lo scopo dello stato è tutto il contrario di questo.
Ma non voglio addentrarmi in ragionamenti sulla politica americana, che non conosco direttamente, quindi torniamo in Italia. Perché tanto il tema del post riguarda la democrazia, non l'America.
Com'è la situazione in Italia? Drammatica.
Da molto tempo, forse da sempre, lo stato non ha alcun limite.
Può fare ciò che vuole, e lo fa.
E quale potrebbe essere la soluzione a questo problema? La volontà del popolo.
Quella vera, non quella "democratica": la volontà dei milioni di individui che vi abitano.
La volontà di fare, non tanto la volontà di votare.
Se la Volontà del Popolo, principio su cui si fonda la democrazia, ha qualche senso, deve essere nel senso più semplice del termine: ciò che è un paese, la sua grandezza, oppure la sua miseria, lo si deve sempre e soltanto alla volontà delle persone che vi abitano. Alla volontà, principalmente, di imporre a chi è al potere il rispetto delle libertà di ogni individuo, naturali, intangibili e costituzionali.
Non basta aspettare che sia il potere a farlo, autolimitandosi.
Da oltre vent'anni, il principale sport nazionale in Italia sempre essere "prendersela con la classe politica". Ma in realtà la classe politica italiana è solo lo specchio di quello che VUOLE il popolo, niente di più, niente di meno. Ed è diventata la scusa per giustificare le nostre responsabilità, dirette e indirette, in questo disastro; anzi..in questa associazione a delinquere che si chiama Italia.
La volontà delle persone, la loro forza nel combattere le ingiustizie, le loro azioni per difendere i diritti di ognuno.
E' solo questo che può fare grande un paese.
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