lunedì 26 settembre 2016

A che punto è la notte?

Abbiamo spiegato quale sarà lo scopo di questo blog, o meglio di queste 'lettere': dimostrare che lo stato è una associazione a delinquere.
Ma prima di passare a questa analisi, è doveroso vedere quale sia la situazione economica del paese, dopo otto anni di 'crisi'. Sono cose note, o almeno dovrebbero esserlo.
Per cui, per molti sarà solo un ripasso, per qualcun altro un approfondimento.
Ma ci servirà, in futuro, per trattare qualche argomento più nello specifico, e soprattutto per valutare quale responsabilità ha avuto lo stato in questa situazione.
Lo faremo con una "carrellata" di grafici, perché credo che possano far 'vedere' alcuni fatti, meglio di qualsiasi parola.

La situazione economica

Il primo grafico è tratto dal blog www.vincitorievinti.com e rappresenta la dinamica del Pil reale dei paesi G7 ed Euro.


L'Italia stava quasi uscendo dalla crisi del 2008 verso il 2011, anche se più lentamente di altri paesi, poi il crollo.

Ma il rallentamento dell'economia italiana non è certo storia degli ultimi anni


Qualcuno paragona questa nostra crisi con quella americana del '29. Ma sebbene quella comportò un crollo della produzione e dei redditi ben superiore, dopo quattro anni l'economia tornò a crescere, e dopo sette anni era già tornata ai livelli pre-crisi. In Italia, invece, dopo otto anni siamo ancora ben lontani da recuperare tutto quello che abbiamo perso.



 E nel frattempo, il divario Nord-Sud non accenna a diminuire.


I redditi

I redditi della famiglie, in termini reali, si sono ridotti dall'inizio della crisi di oltre 100 miliardi.


E con i redditi sono calati i consumi, anche se non in maniera uguale per tutti.




Continuano a crescere i redditi delle fasce più anziane, mentre quelli di tutti gli altri sono vistosamente diminuiti. Specie se valutati in termini reali.


E quelli delle famiglie.


Soprattutto quelli dei giovani (e meno giovani), anche di chi ha ancora un lavoro, sono veramente esigui.


Andamento simile ha seguito la ricchezza, in calo da molti anni per le fasce più giovani, in crescita per quelle più anziane.


Ben visibile anche dal possesso di immobili.



Al calo dei redditi e della ricchezza, corrisponde ovviamente la crescita del rischio povertà, anche in questo caso con forti differenze tra popolazione anziana e più giovane.




E con situazioni molto più critiche nel Mezzogiorno



Occupazione

Rispetto al 2008 dobbiamo ancora recuperare 335 mila occupati, con situazioni assai differenti per area geografica...


...per età...



Un andamento questo per età, con aumento dell'occupazione nelle fasce più 'anziane', e diminuzione in quelle più giovani, in corso da molto tempo.


E non solo per questioni 'demografiche' (aumento delle coorti più anziane, e diminuzione di quelle più giovani).


Andamento divergente si è avuto negli ultimi anni anche tra italiani e stranieri.




..e anche tra donne e uomini.



Per quanto riguarda i settori di attività, questa è la situazione:



Popolazione

Intanto la popolazione italiana va scomparendo, integrata (o sostituita) da quella straniera...


 ci si sposa sempre meno...



e si fanno sempre meno figli.


Spesa Pubblica


La spesa pubblica è cresciuta, soprattutto per le pensioni.


Pensioni che continuano a crescere, e non solo per l'aumento della popolazione anziana.


E che ci hanno portato in cima alla classifica mondiale per spesa pensionistica su Pil.



Banche

Dimenticavamo le banche.. sempre più 'sofferenti'.


Ecco, questo il quadro d'insieme.
Per studiare i diversi particolari, rimandiamo alla prossima 'lettera'.



domenica 11 settembre 2016

Le ali della libertà

Nel film "Le ali della libertà" (titolo originale The Shawshank Redemption, tratto da un racconto di Stephen King), il protagonista, Andy Dufresne, si trova condannato a due ergastoli per l'uccisione della moglie e del suo amante; Andy si dichiarerà sempre innocente, ma nessuno gli crederà.
Ad un certo punto, ad Andy viene assegnata la gestione della biblioteca del carcere, e per poterla ampliare, decide di scrivere tutte le settimane una lettera al Senato per poter ottenere dei fondi.
Ed è quello che riesce a fare, dopo molto insistere.
Alla fine, per una fortuita circostanza, si scoprirà che Andy è veramente innocente, come ha sempre sostenuto, ma il direttore del carcere, per interessi personali, gli impedirà di poterlo provare.
Ma questo non basta ad Andy per spegnere il suo desiderio di Libertà e la sua Speranza, e una notte, dopo aver programmato e organizzato la sua fuga per anni, riesce ad evadere.

Perché racconto questa storia (a tutti senz'altro nota)?
Primo, perché in qualche modo sono in molti oggi, da innocenti, a vivere in una specie di carcere. E io mi sento tra questi.
In secondo luogo, perché ho deciso anch'io, come Andy, nell'attesa di riuscire ad evadere, di scrivere una lettera a settimana al Parlamento, attraverso questo blog; non per ottenere dei libri per una biblioteca (progetto che voglio realizzare anch'io, ma con le mie forze), ma per raccontare un po' di questo carcere, della sua vita.
I destinatari diretti di questo blog, saranno quindi i politici italiani; ma per semplice fatto che loro, in questo carcere, sono i carcerieri.
Il carcere di cui voglio parlare, infatti, è lo stato italiano.
Il vero destinatario di queste pagine sarà invece chiunque abbia a cuore la Libertà e la Giustizia.

Questo blog ha uno scopo, dimostrare questa tesi: lo stato è una associazione a delinquere.
Sempre? chiederà subito qualcuno. In ogni luogo? In ogni tempo? Forse no.
Ma affinché lo stato sia qualcosa di diverso da una comune associazione a delinquere, anzi, da una associazione a delinquere sicuramente fuori dal comune, deve sicuramente rispettare concretamente alcuni requisiti. E vedremo quali. Cercheremo di stabilire quali.

Vedremo quali sono i principali delitti commessi da questa associazione a delinquere.
Vedremo quali sono i responsabili di questi delitti, i complici e i mandanti.

Quest'ultimo punto è molto importante.
L'anti-politica è diventata molto di moda oggi in Italia, e non saranno pochi quelli che, a questo punto, avranno già condiviso la tesi di questo blog, ma vorrei fare una precisazione.
Molti credono di poter fare una chiara e netta distinzione tra lo "stato ladro" e... loro.
Io credo molto meno a questo confine, e in quelli che spesso si mettono tra gli 'onesti', pronti a condannare le azioni dello stato, a criticarlo, a lamentarsi per il suo operato, io spesso non ritrovo altro che i mandanti di tali azioni.
Le elezioni, del resto, non sono solo un sondaggio d'opinione; servono per ottenere dallo stato qualche 'servizio', spesso criminale. E in questo modo andrebbero trattati tali 'servizi', indicando responsabili e mandanti.

Ma cosa fare di fronte ad uno stato criminale? Questa è la questione più importante.
Io credo, quello che si può fare di fronte a qualsiasi crimine commesso con violenza: o cedere o ribellarsi. Rifiutare di stare 'al gioco' dello stato, cercare di ottenere Giustizia in tutti i modi possibili, cercare sempre di essere Liberi.
In una parola, disobbedire.
Questo blog, quindi, sarà un elogio della disobbedienza; e cercherà di discutere e organizzare gli strumenti che la disobbedienza offre.

Al vero destinatario di questo blog, colui che ha a cuore la Giustizia e la Libertà, dovrebbe interessare in modo particolare questo scopo pratico.
Perché non basta dirsi diversi dallo stato, dire che non si ha nulla a che fare con le sue malefatte. Bisogna dimostrarlo.
E lo si può dimostrare solo se, nei fatti, si fa tutto il possibile per combattere l'Ingiustizia, si fa tutto il possibile per difendere la Libertà, di tutti, in tutto.
Non mi faccio illusioni circa l'interesse che i diretti destinatari di questo blog, i politici, potranno avere per queste pagine, ma, se qualcuno di loro dovesse decidere, a sua volta, di scrivermi, anche solo per criticare le mie tesi, ogni lettera verrà pubblicata, riservandomi di rispondere, ovviamente.

Non mi faccio nemmeno illusioni su quanto si potrà ottenere, con le mie parole.
Probabilmente non cambierà nulla nella vita di questo carcere.
Ma ogni storia merita di essere raccontata, fosse anche soltanto una storia criminale.